
12 Giu A proposito di “Spazio alla musica!”
“Il maestro esterno propone i segni, ma l’insegnamento vero avviene solo quando dentro di noi si comprende”
È con queste parole che Sant’Agostino, nel De Magistro, ci ricorda come l’educatore non sia un semplice detentore e dispensatore di verità assolute, ma un testimone e compagno di viaggio nel processo di scoperta e di apprendimento, ed è percorrendo questo tracciato che ci siamo mossi nell’organizzazione e nella creazione all’interno di Officine Marconi dell’evento “Spazio alla musica!”, un momento pensato assieme ai ragazzi e per i ragazzi, con il supporto e la supervisione del corpo docenti. Uno spazio libero e sicuro dove poter condividere le proprie esperienze musicali, il proprio vissuto ed anche una parte di sé che non sempre, nella canonica organizzazione delle lezioni durante il calendario scolastico, ha modo di essere esposto agli altri o venire fuori. Molti si sono rivelati e presentati con un aspetto totalmente nuovo e sorprendente.
La formula è stata vincente: dare la possibilità a chiunque di esprimere la propria interiorità attraverso la creazione di un palco libero da preconcetti e pregiudizi, rassicurati dalla presenza attenta degli insegnanti che, con fiducia, hanno mostrato supporto e infuso sicurezza, senza andare ad invadere lo spazio personale dei ragazzi. Queste premesse hanno reso possibile il formarsi di un salotto (nel senso più nobile del termine) all’interno del quale si sono alternate esibizioni programmate ed altre nate spontaneamente sulla scia della positività creatasi sul momento, mostrando ancora una volta le innumerevoli risorse a disposizione dei nostri alunni ed alunne che hanno avuto modo di riconfermare, oltre che il loro talento, anche la loro resilienza, entusiasmo e coraggio, infondendo negli spettatori un senso di orgoglio e di gioia.
Si è passati, senza soluzione di continuità, dalle turbolente note di Mozart alla delicatezza di “Fly me to the moon”, passando per il rap ed ascoltando anche brani inediti composti dagli stessi studenti, concludendo il tutto con la carica del rock grazie al trascinante concerto degli “Stray dogs”. Momenti memorabili in cui ognuno è stato al tempo stesso spettatore e protagonista, dove si è andati oltre le barriere del rapporto insegnante-discente e dove tutti abbiamo condiviso il nostro vissuto con gioia, inclusione, spontaneità, divertimento, ascolto, apprendimento e scoperta di sé e dell’altro.