Liceo Marconi Parma | “Leopardi e la critica moderna all’antropocentrismo”: la lezione del Prof. Bologna del 26 aprile
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“Leopardi e la critica moderna all’antropocentrismo”: la lezione del Prof. Bologna del 26 aprile

Riprendendo quella che, in periodo prepandemia, era diventata una significativa consuetudine, all’interno del Progetto di Formazione docenti “Didattica in ricerca” il nostro liceo ha avuto l’onore di tornare a ospitare, nel pomeriggio del 26 aprile u. s., il Prof. Corrado Bologna, fine studioso attivo a lungo in diverse università e attualmente docente di Letterature romanze medioevali e moderne presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.

Aula Magna gremita di insegnanti (provenienti da tutta la provincia) e di studenti delle ultime classi, che con grande attenzione e emozione hanno seguito l’intenso intervento. Dalla “lucciola”, di cui Leopardi parla nei suoi Ricordi di infanzia e adolescenza, alla “rondinella” di Pasolini in Ragazzi di vita, per sottolineare – attraverso un sentimento di “pietà creaturale” (il rimando è a Auerbach) – la finitezza dell’uomo: homunculus lo chiamava Agostino.

Da Montaigne a Leibnitz, a Pascal: tutti ben riconoscibili, per es., nei leopardiani Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo e Il Copernico, e da qui ‘rimbalzati’ poi,per es., in Pallottoline! di Pirandello (“un niente pieno di paure che si chiama uomo”) o nella ‘prospettiva vegetale’, nel ‘paesaggio’ di Andrea Zanzotto, che di Leopardi – uomo del suo tempo, ma già aperto alle problematiche della nostra stessa contemporaneità – ebbe a dire che “resta presentissimo tra di noi a insegnarci molto… sempre ‘futuro’ persino rispetto al nostro oggi”.

Molto suggestive anche le incursioni nel linguaggio del cinema e in quello dei fumetti di Steve Cutts.